Da un esperimento a un prodotto industriale

 

    freccia boa   boa sperlonga

Il progetto Tyrecs

Il progetto di ricerca e sviluppo industriale TY.RE.C.S è frutto delle competenze del gruppo MaTeRG (Manufacturing Technology Research Group) del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma Tor Vergata in materia di circular economy e tecnologie per il riciclaggio dei materiali. La boa consente di ripulire gli specchi d’acqua in modo continuo con un filtro derivato dalla pirolisi di pneumatici da smaltire e dispone di una notevole capacità di deposito degli inquinanti catturati. Questo materiale è andato a sostituire i nanotubi di carbonio, originariamente utilizzati per il dimostratore, perché più economico ed ecologico in quanto utilizza materiali da smaltire.

filtro boa      filtro carbonio boa

 

Arken detiene la tecnologia produttiva e ha sostenuto il progetto come partner industriale per lo Stampaggio Rotazionale della Boa. Sono Stati realizzati due prototipi: il modello “Ufo” e il modello “Pagoda”, opzionalmente corredati di molteplici device, in grado di rilevare e trasmettere dati sulla qualità dell’acqua e dell’aria.

 

stampo boa    stampo boa    fabbricazione boa

La società RL3 ha progettato e realizzato l'elettronica e grazie alla sua rete di vendita, si occuperà della commercializzazione e divulgazione.

 

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GREEN ECONOMY

Il progetto TyReCS rientra nell’area di specializzazione “Green Economy” individuata dal documento “Smart Specialisation Strategy” (S3) della Regione Lazio e rappresenta un esemplare trasferimento di conoscenza mediante l’accompagnamento di partner industriali verso lo sviluppo e la produzione di dispositivi marini ecologici prodotti da materiali a loro volta riciclati.


Grazie a questo progetto, per la prima volta vengono prodotte, nel Lazio, boe ecologiche marine con la relativa competenza di progettazione e sviluppo.

Domanda di contributo Prot. n. 85-2017-15045 del 14/02/2017
(Progetto TYRECS – Tyre Recycling for Clean Seas, CUP: E86C18002290002)
Progetto a valere sull’Avviso Pubblico “Gruppi di ricerca 2017 “
Conoscenza e cooperazione per un nuovo modello di sviluppo” (L.R. 13/2008 – art. 4)


SVILUPPI FUTURI

L’utilizzo principale della boa è la rimozione degli inquinanti sugli specchi d’acqua, siano essi del mare, dei laghi o dei fiumi.

Un sistema di celle fotovoltaiche garantisce l’autonomia dei dispositivi elettronici di bordo e dei sensori che segnalano a terra la necessità dello svuotamento, quando il livello degli oli raccolti ha raggiunto il massimo.

Oltre alla funzione caratterizzante il progetto, si stanno sviluppando alcuni sensori tecnologici che rendono possibili ulteriori funzioni specifiche:

1. Boa che monitora l’ambiente

La boa che monitora l’ambiente è in grado di rilevare diverse caratteristiche ambientali come:

  • Salinità dell’acqua;

  • Temperatura di acqua ed aria;

  • Velocità del vento;

  • PH dell’acqua;

  • Moto delle onde;

  • Torbidità dell’acqua;

  • Qualità dell’aria;

  • Conducibilità elettrica dell’acqua.

2. Boa segnalatrice

La boa segnalatrice permette invece le seguenti funzioni:

  • Localizzazione satellitare;

  • Segnalazione luminosa;

  • Ecoscandaglio.

3. Boa sistemica

La boa sistemica può essere dotata di sistemi di telecomunicazione grazie a:

  • GSM tramite SIM

  • Sistemi radio customizzati;

  • Collegamento diretto e ricezione da satellite in qualsiasi parte del mondo Tecnologia wireless LPWAN che consente comunicazioni di trasmissioni dati a bassa velocità per applicazioni M2M e Internet delle cose